Rebic devastAnte, segnato la metà dei gol del Milan

Il croato ancora decisivo: sue 5 reti (in 5 partite) delle 10 complessive segnate dai rossoneri in campionato. E ha timbrato anche con la Juve in Coppa.

C’è chi fa lo spiritoso su Twitter o sportivamente si indigna: “Ma questo dove lo avevano nascosto per tanti mesi? Per fortuna è arrivato Ibra e lo ha messo titolare”. Battute che non rendono merito a Stefano Pioli e alle sue scelte, ma che si spiegano con la poca considerazione che Ante Rebic aveva ricevuto quando è arrivato o per meglio dire tornato in Italia l’estate scorsa. Un vicecampione del mondo, d’accordo, ma per alcuni un cavallone, un semplice ripiego del club che doveva pur piazzare da qualche parte Andre Silva, e lo scambio di prestiti andava bene a tutti. Parlando con chi lo conosce bene, Zvone Boban era cauto: “Un buonissimo giocatore”. Era un modo forse per togliere pressione da se stesso e soprattutto dall’attaccante preso in prestito dall’Eintracht. Croato che ingaggia croato, ma in questo caso la nazionalità c’entra poco. Boban conosce bene Rebic, sono cresciuti negli stessi posti, le similitudini si fermano all’infanzia calcistica.

Rebic visti i tempi difficilmente potrà arrivare con il Milan ai fasti di Zvone, però in questo momento sta tenendo in corsa la squadra. Che adesso ha agganciato il sesto posto e vede un’Europa League che sembrava un miraggio qualche tempo fa. Non è ancora il circolo esclusivo della Champions League che il club ha bisogno di tornare a frequentare, eppure è già qualcosa. E il merito di questa rinascita passa dai formidabili polmoni di Ante Rebic, uno che di mestiere fa la seconda punta, all’occorrenza anche l’esterno o la prima punta. Soprattutto, in partita fa chilometri, è attaccante e insieme terzino e per attitudine al sacrificio un po’ ricorda un altro grande croato che ha fatto la fortuna di un club di campioni, Mandzukic. È maturato così, all’improvviso, tornando dalle vacanze di Natale. Nessuno sa spiegarsi che cosa sia successo, ma forse la vicinanza di Zlatan Ibrahimovic ha avuto un po’ di merito nei suoi exploit. Pioli ha raccontato soltanto di averlo trovato molto più motivato e concentrato. Il resto sono gol, cinque in cinque partite. Il resto è lo zampino in tanti gol, le cose giuste distribuite ai compagni.

Fonte: Gazzetta.it

Autore dell'articolo: Redazione