OAKLAND, CA - JUNE 14: Teammates Shaun Livingston #34 of the Golden State Warriors and Leandro Barbosa #19 of the Golden State Warriors high-five Andre Iguodala #9 of the Golden State Warriors prior to Game Five of the 2015 NBA Finals on June 14, 2015 at Oracle Arena in Oakland, California. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, user is consenting to the terms and conditions of Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2015 NBAE (Photo by Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images)
Sono passati cinque anni ormai dal primo titolo dei Golden State Warriors nell’era Steve Kerr, ma il ricordo dei protagonisti di quell’anello non è ancora scomparso. E se i membri principali della squadra sono ancora saldamente alla guida della franchigia (da Steph Curry a Klay Thompson fino a Draymond Green), altri che uscivano dalla panchina sono già alle prese con il loro percorso post-carriera. Ma visto che in fondo si torna sempre dove si è stati bene, due veterani di quell’epopea hanno deciso di tornare sulla Baia: Shaun Livingston e Leandro Barbosa faranno parte dei prossimi Golden State Warriors, non più in campo ma come membri dell’organizzazione, rispettivamente come “direttore degli affari di squadra e del coinvolgimento dei giocatori” (praticamente un tramite tra spogliatoio e dirigenza) e come assistente allenatore-mentore. Due arrivi che coach Steve Kerr ha salutato con felicità su Twitter: “Oggi è stata una bella giornata”.
Pur avendo solo 35 anni, Livingston già da un anno ha deciso di dire basta con il basket complice una carriera contrassegnata dagli infortuni (uno, in particolare) ma che gli ha dato la soddisfazione di vincere tre titoli NBA. Ora ha deciso di cominciare la sua nuova fase, ma invece di partire dalla panchina come molti si aspettavano (e come Steve Kerr gli aveva proposto), Livingston ha deciso di cominciare dalla dirigenza, entrando nello staff del General Manager Bob Myers. Il suo titolo sarà quello di “director of players affairs and engagement” e sarà il dirigente di colore di più alto grado all’interno della franchigia nella parte sportiva dal 2008, quando c’era un’altra leggenda come Mitch Richmond. “Ho sempre voluto intraprendere questo percorso, ma ora c’è ancora più convinzione nel farlo. Nella mia carriera mi sono reso conto di poter dare una mano anche al di fuori del campo — gestendo la squadra, comportandomi da professionista, mostrando agli altri come lavorare. Mi piace servire e aiutare le persone: è la cosa che mi da più gioia”.
Se Livingston era già ritirato al momento della scelta, il 37enne Leandro Barbosa invece era ancora in campo nel campionato brasiliano quando ha deciso di dire basta, sorprendendo molti nel suo paese visto che si aspettavano che andasse avanti ancora fino alle Olimpiadi di Tokyo. Barbosa però ha sentito che era il momento giusto di farlo dopo essersi consultato con la mia famiglia: “Ho un bel rapporto con Steve Kerr, che è stato mio allenatore ma è anche un amico. Gli ho sempre detto che avrei voluto fare l’assistente, non il capo allenatore, per poter parlare di più coi giocatori e insegnare loro qualcosa con la mia esperienza. Ci siamo tenuti in contatto e nell’ultima settimana abbiamo accelerato. Mi allenerò coi ragazzi, sono ancora in forma per poter rimanere in campo e far capire loro anche come funziona questo business”.
Fonte: Sky Sport – Sky.it
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